
Si può raccontare una pagina vergognosa della storia d’Italia attraverso uno strumento divertente? Può il mondo del fumetto e il linguaggio dei cartoons ricordare l’orrore dell’antisemitismo? Si può, eccome!

La mostra 1938 – 2018 Ottant’anni dalle leggi razziali in Italia raccoglie opere originali e inedite di molti tra i più grandi autori e maestri dell’animazione e del fumetto e si propone di preservare la memoria di una storia orrenda e, nello stesso tempo, di riflettere sui nuovi contesti contemporanei multiculturali.
All’epoca, il fascismo utilizzò proprio il linguaggio del fumetto per far passare in maniera più immediata la propoganda antisemita, soprattutto tra i più giovani. Con questo progetto, invece, i fumettisti si prendono una sorta di rivincita e si mettono al servizio della verità, del diritto e della dignità di ogni persona.
La mostra è ospitata in un luogo altamente simbolico e significativo della città di Torino: il Museo del Carcere Le Nuove in cui, durante la seconda guerra mondiale, furono imprigionati, torturati e uccisi moltissimi antifascisti, partigiani ed ebrei.

Dopo Torino, la mostra sarà ospitata dal Centro Culturale Ebraico Il Pitigliani di Roma, presso la Fondazione Shoah di Milano, e da altre manifestazioni di interesse culturale similare.
Ecco alcuni lavori che ho fotografato:




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