Il Palazzo del Governo di Taranto

Il palazzo di Governo di Taranto è un enorme edificio affacciato sul mar Grande che ospita attualmente gli uffici della Prefettura e della Provincia.

palazzo governo Taranto
Facciata principale del palazzo di Governo (foto Giovanni Carrieri)

La sua area, infatti, si sviluppa su ottomila metri quadri dove, un tempo, sorgeva il glorioso Politeama Alhambra, un prestigioso teatro che era molto frequentato e amato dai tarantini. L’altezza del palazzo misura 52 metri, ha sei piani ed oltre 150 vani.

L’edificio fu costruito tra il 1930 e il 1934 su progetto dell’architetto Armando Brasini e rappresenta un esempio significativo di architettura del periodo fascista collocato, tra l’altro, in un contesto che, negli stessi anni, fu soggetto a significative trasformazioni con la costruzione del lungomare, della rotonda, del palazzo delle Poste e della casa del Fascio.

Il monumentale prospetto dell’edificio ricorda la prima lettera del cognome del dittatore Mussolini.

La facciata è caratterizzata da un massiccio uso della pietra carparo di colore marrone. Su di essa, sono presenti decorazioni in bronzo, tra cui aquile e fasci littori, tutti simboli di potere e di gloria risalenti all’epoca romana che, nell’ottica fascista, dovevano risaltare la grandezza dell’Italia e del regime.

Simboli romani, messaggi fascisti

Nell’atrio, posizionata a ridosso di un muro, vi è una fontana raffigurante la testa di una lupa, un animale considerato sacro per il dio Marte, che a sua volta era il padre dei gemelli Romolo e Remo.

La lupa è il simbolo della città di Roma e la sua presenza sta a significare la dipendenza della città di Taranto, come tutte le città capoluogo di provincia, dalla capitale rendendo visibile il messaggio di unità e potenza dello stato autoritario.

In questa ottica, va letta anche la statua dell’imperatore Ottaviano Augusto (copia della famosa statua di Augusto di Prima Porta), il primo imperatore romano che mise fine alle guerre civili trasformando Roma nella capitale di un immenso territorio.

Chiaramente, sempre seguendo il pensiero fascista, Augusto rappresenta idealmente Mussolini che nel 1935 diede avvio all’invasione dell’Etiopia.

Gli appartamenti della Prefettura

Al terzo piano, gli appartamenti della Prefettura sono composti da più sale di varia grandezza con mobilio e decorazioni risalenti agli anni Trenta con un bellissimo affaccio sul mar Grande. Alcune di queste sale, attualmente sono spazi dedicati alle riunioni e agli incontri istituzionali.

La Provincia di Taranto

Fino al 1923, la città di Taranto faceva parte amministrativamente del circondario di Lecce come sottoprefettura, insieme a Brindisi e Gallipoli.

Questa posizione subalterna rispetto a Lecce risultava però poco gradita ai tarantini, specie dopo la designazione di Taranto a centro produttivo navale e metalmeccanico di importanza strategica nazionale sancito dalla costruzione dell’arsenale della Marina militare.

La questione giunse a Roma e Mussolini decise di formalizzare l’atto di nascita della provincia ionica il 23 settembre 1923. Una grande sala del palazzo, infatti, adibita per le assemblee provinciali fino alla riforma Delrio degli enti locali, è decorata con gli stemmi di tutti i paesi appartenenti alla provincia.

L’ufficio del Presidente della Provincia di Taranto

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