Cézanne e Renoir: un confronto tra due caratteri e due linguaggi artistici diversi e ben riconoscibili, protagonisti della pittura europea dell’Ottocento.
Una recente mostra a Palazzo Reale a Milano confronta i due artisti che hanno il coraggio di rompere con la tradizione accademica francese partecipando alla prima mostra degli impressionisti del 1874. Entrambi, quindi, abbandonano completamente i soggetti religiosi e mitologici e scelgono tematiche apparentemente più semplici quali il paesaggio e il ritratto.
Contrapponendo i soggetti floreali, si nota la distanza tra i due maestri. Ne Il vaso blu, Cézanne usa sapientemente diverse tonalità di blu, definisce lo spazio con linee verticali e orizzontali e riconduce gli oggetti alle loro forme essenziali.
Bisogna trattare la natura attraverso il cilindro, la sfera, il cono, il tutto messo in prospettiva, in modo che ogni parte di un oggetto, di un piano, sia diretta verso un punto centrale (Cézanne).
Renoir, invece, considera il suo vaso di fiori come un’esplosione gioiosa di colori e pennellate su un fondo monocromo appariscente.
Dipingere fiori mi rilassa. Non provo la stessa tensione mentale di quando sono davanti a una modella. Quando dipingo fiori stabilisco dei toni, sperimento con coraggio i valori. (Renoir)
I ritratti di Cèzanne e Renoir
Renoir ama ritrarre le persone ed esprime efficacemente le relazioni di amore, simpatia ed amicizia intercorrenti tra i personaggi. La stessa ambientazione, resa con la caratteristica pennellata tremula e veloce degli impressionisti, acquista valore solo in presenza dell’essere umano. Su tutto, domina il colore, le curve, la luce e l’evanescenza.
Al contrario, in Cèzanne si avverte il senso degli angoli e delle nervature. All’artista, difatti, non interessa fare un’analisi psicologica del personaggio ma, attraverso l’essere umano, continua il suo processo di scomposizione e semplificazione delle forme naturali. Inoltre, nel Ragazzo con un gilet rosso, si avverte l’uso diverso di apporre il colore sulla tela perché Cézanne sceglie di usare la spatola al posto del pennello.
I paesaggi di Cézanne e Renoir
Sulle modalità di rappresentazione del paesaggio, la distanza tra Renoir e Cézanne è evidentissima.
Nel primo caso, Renoir studia con passione gli elementi naturali en plein air (all’aria aperta), posizionando il cavalletto fuori dall’atelier per cogliere appieno le diverse gradazioni dei colori e i riflessi del sole nei particolari momenti della giornata.
Cèzanne continua la sua ricerca costruttivista sulla potenza volumetrica dei soggetti.